C he cosa sarebbe successo se Salvini, dopo l'avvelenamento di Navalny, fosse volato a Mosca per elogiare Putin? E se fosse saltato fuori che Salvini prende soldi, e tanti, per stare in una fondazione controllata dal Cremlino? Ma fortunatamente ciò non è accaduto e quindi la democrazia è salva.

È accaduto solo che tal Renzi, che non smentisce un incarico da 80mila euro annui a Riad, ha fatto un sviolinata al principe saudita bin Salman, che Onu e Cia sospettano come mandante del delitto Kashoggi. In Arabia le donne vanno in cella se osano guidare, i gay se la passano malissimo e gli oppositori peggio, la libertà di stampa non c'è e la manodopera straniera è sfruttata duramente. Il Renzi che loda il «grande principe» e gli «invidia il costo del lavoro» dev'essere omonimo del Renzi che abolì l'art. 18 e oggi decide le sorti del Paese. O forse è proprio lui, ma non c'è un big democratico o libertario che dica: mai patti con l'amico del tiranno, ognuno per la sua strada. No: il governo si farà sennò “si consegna il Paese alle destre”. Ragazzi, il Paese alle destre lo consegnerà l'elettorato. E grazie ai vostri silenzi di oggi, domani lo farà di slancio. Come disse Churchill ai Tory che blandivano la Germania, «dovevate scegliere fra guerra e disonore: avete scelto il disonore, avrete la guerra».

CELESTINO TABASSO
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