I l regime democratico è evaporato alla febbre del Covid. Gli è subentrato un regime di sanità pubblica. Niente a che vedere con il Comitato di salute pubblica della Rivoluzione francese. Conte non è Robespierre, Bonafede non è Danton, Speranza non è Saint-Just, Casalino non è Couthon. Per quelli la salute pubblica aveva l'ombra sinistra della ghigliottina, dove essi stessi finirono; per questi la sanità pubblica ha l'aspetto allegro di una mascherina: non toglietela mai, il Covid è in agguato, state in guardia, state lontani gli uni dagli altri, abbiate sempre un metro in tasca per misurare le distanze in strada, in campagna, in spiaggia, in mare. Se tornasse, sarebbe più cattivo di prima. Siamo stati e siamo governanti illuminati. Non si cambiano i cavalli durante la corsa, ormai siamo inamovibili. Meglio di noi nessuno. Se al posto nostro ci fosse stata la destra - ha sparato con pistola giocattolo quell'antica lenza comunista di Bersani - i cimiteri sarebbero stati insufficienti. Con le facce che circolano in parlamento non ci fidiamo più di nessuno, da qualunque parte della rosa dei venti provengano. Ma meno che mai di chi, mentre vanta vittoria, finge di non sapere che nel rapporto tra popolazione e morti da Covid l'Italia è il secondo Paese al mondo. Meditate, meditate. Non sparate balle.

TACITUS
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