A parte gli scherzi
Caffè Scorretto
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M a sì, qualche sberleffo per Almasri il governo lo merita. È ovvio che se tu:
A) snobbi il diritto e sfoggi un torturatore come testimonial della separazione delle carriere di inquirenti e delinquenti;
B) avresti il segreto di Stato per tappare questa pentola maleodorante ma non lo usi perché non fa chic, però poi ti offendi se la Procura, costretta dalla seccante obbligatorietà dell’azione penale, apre un fascicolo;
C) ti fai superare in rigore legalitario da Tripoli (non Oslo: Tripoli) che ora vuole consegnare Almastri al suo destino giudiziario;
D) dici che hai ignorato il mandato di arresto internazionale per eseguire una richiesta di estradizione libica, che però è arrivata dopo che avevi già rimpatriato l’aguzzino;
allora basta, siamo al peracottismo di Stato.
Però diciamoci anche il resto. Almasri farà brutta fine (si spera) perché in Libia sono cambiati gli equilibri, ma quando è stato preso in Italia era potente. Lo era perché lui e quelli come lui possono mandarci ondate di migranti oppure continuare, dietro compenso, a sequestrarli, torturarli, farli morire. A vantaggio di tutti i governi, di destra e di sinistra, che si sono succeduti in questi anni e sono scesi a patti coi boia per garantire sonni tranquilli a noialtri, elettori e pubblica opinione. Perciò c’è poco da ridere. Ci sono esseri umani che languiscono anche in questo momento, alcuni sono bambini.
