Presentata oggi la 77esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. A raccontare via streming questa particolare edizione post Covid-19 Roberto Ciccutto, neo-presidente della Biennale, e Alberto Barbera, direttore artistico.

Meno rispetto al passato i titoli complessivi (poco più di 60), 18 i film in concorso (quattro italiani e ben otto registe in corsa) e un'anima da Berlinale dove tradizionalmente c'è più attenzione alla qualità che al glamour.

"Non è un festival autarchico" ha tenuto a precisare Barbera che in questa edizione mette in campo in concorso un quartetto italiano composto da "Le sorelle Macaluso" di Emma Dante, "Miss Marzìx" di Susanna Nicchiarelli, "Padrenostro" di Claudio Noce e il documentario "Notturno" di Gianfranco Rosi. Niente "Tre piani" di Nanni Moretti, come già previsto, a cui Barbera però dedica forse, indirettamente, un appello quando dice che "oggi nel mondo del cinema c'è troppo panico e poco coraggio", soprattutto nel caso di quei film che hanno paura di uscire all'aperto e preferiscono aspettare.

E "sacrificato", dunque, il film di Salvatore Mereu "Assandira", che Barbera definisce "da non perdere", con protagonista lo scrittore di Padre Padrone Gavino Ledda, che pure sarebbe stato bene in corsa per il Leone d'oro ed invece è finito fuori concorso.

La mostra "ha però il cuore salvo" tiene a precisare Barbera: "È la stessa degli anni scorsi, ma senza quei due o tre blockbuster Usa e forse con più attenzione al cinema d'autore di tutto il mondo. Non vedo insomma differenza in termini di qualità e rappresentatività, nonostante inevitabili condizionamenti sui film disponibili".

Di fatto scendono in campo due produzioni Usa come "Nomadland" di Chloé Zhao e "The world to come" di Mona Fastvold, e poi film da tutte le parti del mondo, dall'Azerbaijan ("In between dying") all'Iran (Sun children") , dal Giappone ("Wife of spy") alla Francia, dalla Polonia all'India, fino alla Russia e al Canada. Nei temi spiccano la famiglia, la questione femminile, l'attenzione alla crescente ingerenza dello stato nella vita dei singoli.

NUOVE MISURE - Tra le misure di prevenzione al Lido: proiezioni multiple "con più ingressi e con prenotazione", una riduzione del 50 per cento dei 6000 posti tradizionali, danno in parte compensato dalle due arene al Lido, che hanno 800 posti, e poi dal cinema Star di Venezia. Mentre per quanto riguarda le conferenze stampa saranno in loco, come sempre, ma anche trasmesse in streaming per chi non potrà venire.

(Unioneonline/v.l.)
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