"Da sei anni vivo a Cagliari, ho lasciato Milano, la città dove sono nato. Con mia moglie, originaria di Monastir, abbiamo fatto questa scelta. All'inizio pensavamo di trascorrere nell'isola brevi periodi, poi gli impegni di lavoro hanno preso il sopravvento. Adesso mi considero sardo a tutti gli effetti".

Daniele Maggioni è ormai da 40 anni nel mondo del cinema con diversi ruoli: produttore, regista e sceneggiatore. Ha prodotto i primi film di Silvio Soldini: "L'aria serena dell'Ovest" (1989), "Un'anima divisa in due" (1984), Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia, e poi "Le acrobate" (1987) e "Pane e tulipani (1999), vincitore di nove David di Donatello.

Maggioni in Sardegna ha trovato "un'aria serena" e un ambiente congeniale. Si dedica alla formazione di giovani che coltivano il sogno di lavorare nella settima arte.

"Già prima di trasferirmi qui - racconta - avevo conosciuto il regista Giovanni Columbu, del quale seguo adesso la produzione del film di animazione 'Balentes', e mi ero occupato della produzione del film 'Pesi Leggeri' di Enrico Pau. È stato facile inserirmi nell'ambiente cinematografico cagliaritano. Ho aderito all'associazione 'Moviementu' e collaboro ad alcune iniziative della Cineteca sarda e con le case di produzione 'Terre de Punt' e 'Mommotty' per realizzare vari progetti cinematografici che coinvolgono giovani talenti. Nell'area che conosco meglio, quella del sud della Sardegna, c'è una rete di giovani e giovanissimi con diverse professionalità, dal regista al montatore, che induce a essere ottimisti. Mi pare un segnale confortante. Le difficoltà non mancano ma ci sono anche condizioni favorevoli. La legge regionale sul cinema, strumento fondamentale per tutti gli operatori, offre molte opportunità insieme alle iniziative della Film Commission".

Il produttore milanese, nella giuria dell'ultima edizione del "Babel Film Festival", ha contribuito, in questi mesi, alla realizzazione di tre progetti: "Da 'Territori viventi' per under 35 si è sviluppato un lavoro di carattere antropologico. Con 'Alfabeto Sardo' abbiamo affidato a 8 ragazzi il compito di costruire un film di montaggio con i materiali che le famiglie hanno messo a disposizione della Cineteca Sarda. Infine, con 'Indygena', una residenza artistica in Marmilla sostenuta da un Fondo europeo gestito dalla Regione, 15 ragazzi, affiancati dai registi Michelangelo Frammartino, Alessandro Comodin, Martina Parenti e Massimo D'Anolfi, hanno realizzato tre produzioni che cominciano adesso il percorso nel circuito dei festival internazionali. L'idea è quella di far crescere una generazione nella prospettiva di un inserimento professionale stabile nell'ambito cinematografico".

"Con Silvio Soldini e Luca Bigazzi, alla metà degli anni Ottanta, - ricorda - abbiamo creato, a Milano, una casa di produzione. Abbiamo fatto tante cose in un periodo prolifico nel quale era importante, così si diceva, girare lontano da Roma. Io sono molto legato al primo film, 'L'aria serena dell'Ovest'. Fu realizzato con poche risorse ma ebbe un riscontro formidabile a livello internazionale. Ci invitarono al Festival 'New directors/new films' a New York, al Moma. Il giorno in cui siamo arrivati negli Stati Uniti abbiamo letto sul 'New York Times' un articolo che ci riguardava intitolato 'Arriva dall'Europa un nuovo cinema alla Godard'. 'Pane e tulipani' è stato l'apice, forse il punto in cui si spezza l'equilibrio. Penso che un eccesso di commercializzazione spenga gli entusiasmi. Ho sempre preferito le sfide che partono dal basso".

Daniele Maggioni, con la moglie Maria Grazia Perria, oltre a scrivere sceneggiature, condivide l'impegno nel campo della formazione. Lei è la figlia dello scrittore sardo Antonio Perria, insieme a Giorgio Scerbanenco uno dei più prolifici autori di libri noir in Italia degli anni Sessanta e Settanta. Maria Grazia e la sorella Kitty hanno creato, insieme ad altri animatori, trasmissioni come "Bim Bum Bam" e "Pomeriggio con Five", ormai nella storia dei programmi televisivi per bambini.
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