Richieste di soldi per utilizzare uno spazio, l’area fiera, che era stato promesso gratis. Altri 17.500 euro per misure di sicurezza sanitaria più imponenti di quelle viste a San Siro, 40mila per le spese della polizia locale.

Inoltre, la richiesta di ben 8.500 euro (più Iva) per parcheggiare per 24 ore i 70 Tir in un’area dove ci sono solo i resti di quella che fu l’Arena grandi eventi. Organizzare i concerti di Vasco Rossi a Cagliari è stata una lotta contro esose richieste di costi extra che hanno rischiato di far saltare tutto e potrebbero scoraggiare i grandi organizzatori dall’idea di far tappa nell’isola.

Parola di Massimo Palmas, patron di Sardegna Concerti, che in una lettera indirizzata al nuovo sindaco Paolo Truzzu ha denunciato il "misto di arroganza, provincialismo e incompetenza" cui si sarebbero trovati di fronte gli organizzatori della società Live Nation.

La missiva sta sollevando un coro di repliche.

L’ex assessore alla Cultura del comune, Paolo Frau, ricorda che “dal 31 marzo a Cagliari non sono più in carica né il sindaco, né una Giunta né un Consiglio” e che tutti gli atti assunti dall’amministrazione dopo tale data sono quindi da attribuirsi al commissario straordinario e agli uffici. “A quale fine si tenta di attribuire responsabilità sulla passata amministrazione?”, domanda Frau.

Il presidente dell’ente Fiera, Gigi Molinari, precisa di aver sempre trattato e stipulato il contratto per i due spettacoli non con Sardegna concerti bensì con la società Live Nation, e che da parte di quest’ultima società non ha avuto alcuna lamentela, anzi: "C’è già l’opzione per il concerto di Tiziano Ferro da svolgersi nel 2020". L’ipotesi di cessione gratuita dell’area fiera, precisa, non è mai stata ventilata né sarebbe stato possibile farlo: "Esiste un listino prezzi ben definito". Inoltre, per adeguare l’area a ospitare 30 mila spettatori, l’ente ha dovuto realizzare sette varchi d’emergenza sostenendone le spese, circa 42 mila euro.
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