Jovanotti non ci sta, e con un lungo post su Facebook risponde alle critiche mosse, in un'intervista rilasciata al quotidiano "la Repubblica", dall'alpinista Reinhold Messner sul concerto annunciato dal cantautore romano sulla cima di Plan de Corones, in Alto Adige, a 2.275 metri di altitudine.

"Non posso vietarlo, ma lo farei se potessi", aveva affermato Messner in relazione all'evento in programma il 24 agosto prossimo.

"Non discuto con Messner di montagna, non mi permetterei mai – scrive Jovanotti - ma sui concerti ho qualcosa da dire e il nostro progetto per l'estate è serio, accurato e soprattutto nuovo, realizzato con criteri ambientali che oggi non sono solo possibili ma anche importanti da mostrare al pubblico, soprattutto a un pubblico come è il mio, sensibile ai temi chiave del presente". Jovanotti sottolinea poi quanto per lui sia importante il rispetto dell'ambiente, ricordando come coniugarlo con il divertimento non sia certo impossibile: "Le cose si possono fare anche bene – specifica - e la montagna non ha più diritti di un bel prato a Woodstock o di una spiaggia a Rimini o del Circo Massimo, gli ambienti vanno rispettati sempre, non solo il giardino intorno a casa propria”.

"Non è solo un sogno realizzabile – aggiunge - è anche opportunità di nuovi lavori e di trasformazioni, di prospettive di rinascita di un paese che pare imprigionato nei no, nei vedremo, nella difesa di piccoli personali privilegi e corsie preferenziali".

Quindi la speranza, prima o poi, di incontrare Messner: "Ce la faremo e spero di stringere la mano dell'uomo che ha scalato gli ottomila in arrampicata libera, consapevole che la grande impresa del nostro tempo sia quella di ripensare il nostro rapporto con l'ambiente. Il cammino è iniziato e reale, e le nostre feste saranno un nuovo campo base che a differenza di quello sull'Everest sarà lasciato meglio di come lo troveremo con la collaborazione di tutti quelli che vivranno una grande giornata insieme. Lorenzo".

Sulla vicenda, a difesa del cantautore interviene anche Wwf Italia: "Quelle dell'alpinista Messner sulla tappa del Jova Beach Party a Plan de Corones – spiega l’associazione in una nota - sono dichiarazioni sorprendenti". Wwf chiarisce quindi di avere "a cuore la conservazione degli habitat naturali più delicati" e, proprio per questa ragione, di aver "chiesto agli organizzatori del concerto che in ciascuna tappa fossero rispettati i criteri più rigorosi, a partire da approfondite valutazioni di incidenza ogni qualvolta in prossimità di aree naturali protette, anche chiedendo lo spostamento delle località quando i dati disponibili indicavano che il rischio degli impatti sugli ecosistemi era troppo alto, così come è accaduto per Torre Flavia a Ladispoli".

Poche settimane fa anche l'artista internazionale Tom Walker si è esibito nei medesimi luoghi di fronte ad un pubblico di 10mila persone. E già nel 1996 Plan de Corones aveva accolto Zucchero, Antonello Venditti e tanti altri artisti di caratura internazionale".

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(Unioneonline/v.l.)
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