A meno di un anno dal suo addio a Report, si ritorna a parlare di una nuova esperienza di Milena Gabanelli in Rai.

"Per ora nessuno mi ha chiesto nulla - ha commentato la giornalista in un'intervista a Circo Massimo, su Radio Capital - ma mai dire mai, bisogna vedere dove, come e quando".

"La Rai è stata il mio unico luogo di lavoro per più di trent'anni", ha quindi proseguito. "Non l'ho lasciata con felicità ma perché sono stata costretta, senza sapere un perché. Un po' come quando rompi con una relazione amorosa dopo tanti anni, adesso non è che abbiamo finito di litigare e tutto torna come prima. Anche perché io non ho litigato con nessuno: ho preso atto e ho messo a disposizione la mia esperienza e la mia reputazione da un'altra parte. Fortunatamente non sono a spasso, faccio un lavoro che mi piace per una testata che mi piace, il Corriere della Sera. Ho un impegno che intendo onorare".

La Gabanelli ha poi ricordato il piano sull'immigrazione che ha redatto qualche anno fa: "Avevo elaborato il progetto facendomi aiutare da esperti di settore, per capire cosa serviva, dalle strutture alle persone, alle competenze. L'obiettivo era un'accoglienza vera, per identificare gli immigrati, registrarne le competenze, insegnargli regole e lingua. Ho parlato con diversi sindaci, a queste condizioni nessuno ha detto no. Ho portato il progetto al commissario europeo Avramopoulos e lui mi ha risposto: 'se il vostro governo fa sua questa proposta e la porta nelle sedi competenti, la valuteremo. I soldi per quest'iniziativa ci sono'".

La ex conduttrice di Report ha poi rivelato: "Ne avevo parlato anche con Matteo Salvini, che lo ha definito un progetto di assoluto buonsenso. Nella lunga chiacchierata che abbiamo avuto, ha riconosciuto che questa sarebbe una strada giusta".

"C'è differenza fra la propaganda e forse quello che in realtà Salvini pensa - ha quindi spiegato - perché mi immagino che conosca i limiti pratici dell'attuazione della propaganda".

(Unioneonline/v.l.)
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