Potrebbe aver raggiunto il suo record personale di attività Salvatore Deidda, deputato sardo di Fratelli d'Italia, che ieri ha visto l'annuncio di ben tre interrogazioni depositate fra la scorsa e questa settimana alla Camera: gli atti in questione hanno contenuti diversi fra loro, e uno solo di questi ha ad oggetto la Sardegna. La prima interrogazione è diretta al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, e si occupa di reati informatici: in un contesto in cui gli abusi della tecnologia informatica (come la pedopornografia, il cyberbullismo, le truffe, il furto di dati o lo stalking) stanno diventando sempre più frequenti, il compartimento della polizia postale, secondo il deputato, ha recentemente svolto un ruolo "indispensabile per la repressione e prevenzione del fenomeno in questione". Nonostante questo, lamenta Deidda, è in corso un ridimensionamento dei nuclei di polizia postale, come testimoniato dalla sezione di Modena a cui sono assegnati solo 3 operatori, compreso il comandante: al governo viene dunque richiesto di intervenire per un potenziamento dei vari compartimenti (ed in particolare di quello modenese) colpiti da un ridimensionamento "assolutamente ingiustificato". Ancora in materia di Forze dell'ordine la seconda interrogazione, in cui il deputato descrive la "ingiustificata" e "incivile" bocciatura, da parte del comune di Montale in provincia di Pistoia, di una mozione per l'intitolazione di uno spazio pubblico alla memoria dei caduti delle forze dell'ordine. A provocare la contrarietà del deputato sarebbe stata, in particolare, la motivazione alla base del voto contrario espresso dai consiglieri, che Deidda non trascura di riportare nell'atto: "No no, le forze dell'ordine non mi ispirano, sono fascisti". Un'affermazione "inesatta", lamenta Deidda, oltre che "altamente lesiva della reputazione delle nostre forze dell'ordine", e per cui viene richiesto, ai ministri dell'Interno - Lamorgese - e della Difesa - Lorenzo Guerini - di intervenire. Il terzo e ultimo atto ha come destinatario il ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, e intende chiarire una serie di inadempimenti da parte dell'Agea, l'istituto che si occupa della distribuzione delle erogazioni per l'agricoltura e, nello specifico, dei fondi europei. Tante le critiche fatte all'Agenzia da parte di Deidda che denuncia, in particolare, il mancato adempimento di numerose pratiche relative alla Pac (la Politica agricola comune), per via di anomalie nella documentazione prodotta. Una situazione che ha visto anche l'intervento del Tar del Lazio che, con una sentenza del 2015, ha condannato l'Agenzia a pagare gli aiuti sospesi. Solo nella regione Sardegna, scrive Deidda, sarebbero 35 mila le pratiche bloccate: in merito, il deputato chiede al governo di intervenire perché l'Agea "dia sollecita e concreta attuazione" alla sentenza del Tar, in Sardegna e nel resto d'Italia.

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