L'Azienda ospedaliera di Sassari si conferma come punto di riferimento per la sanità nel Nord Sardegna con un incremento pari al 15 per cento delle procedure di cardiologia interventistica e la conseguente possibilità di trattamento di pazienti giudicati inoperabili mediante cardiochirurgia tradizionale e di lesioni coronariche sempre più complesse.

Tra il 2017 e il 2018 la struttura di Emodinamica e Cardiologia interventistica dell'Aou di Sassari diretta da Guido Parodi ha adottato nuove procedure come la valvuloplastica aortica percutanea per via radiale.

"L'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari - dice il professore - svolge da molti anni per il Nord Sardegna un ruolo di riferimento in questa specialistica. Da circa un anno, l'attività è stata potenziata e implementata con l'acquisizione di nuove apparecchiature".

Sono infatti state introdotte tecniche all'avanguardia come la valvuloplastica aortica percutanea per via radiale. "Si tratta - prosegue Parodi - di una metodica in grado di dilatare la valvola aortica ristretta in anestesia locale passando dal polso senza aprire il torace, né pungere le arterie femorali, in pazienti a rischio operatorio proibitivo e con severe comorbidità. Viene effettuata in pochi centri in Europa e per la prima volta in Sardegna".

Queste procedure mini-invasive, che vedono protagonista il Dipartimento cardio-toraco-vascolare diretto da Pierfranco Terrosu, si affiancano a quelle per la sostituzione valvolare aortica chirurgica e percutanea, effettuate in collaborazione con la Cardiochirurgia diretta da Michele Portoghese.

(Unioneonline/s.s.)
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