Alta tensione nel gruppo M5S in consiglio regionale. Volano stracci dopo il voto favorevole di due consiglieri "ribelli" (Elena Fancello e Carla Cuccu) alla mozione sulla richiesta di referendum per abrogare la quota proporzionale del Rosatellum alla Camera e al Senato.

La capogruppo Desirè Manca aveva attaccato le colleghe, non escludendo eventuali provvedimenti dello staff nazionale nei confronti delle dissidenti che "hanno votato contravvenendo alle indicazioni del gruppo".

"Mi preoccupa la cultura del sospetto", afferma la Fancello, mettendo in chiaro che "non c'è stato mai un accordo di gruppo".

La stessa Fancello invita Manca "ad una maggiore osservanza del codice etico M5S, che impone ai suoi portavoce di non rilasciare dichiarazioni che possano danneggiarne l'immagine o fargli perdere consensi, evitando soprattutto toni e linguaggio che sottendano atteggiamenti di aggressività e prevaricazione".

Lo stesso codice, sottolinea Fancello, "impone ai gruppi il criterio democratico di votazione a maggioranza per determinare la linea politica, votazione che è mancata in questo come in altri casi".

Ai ferri corti, dunque, con la Fancello che chiede a Manca "un chiarimento per comprendere se intenda conformare il suo ruolo di capogruppo alle prescrizioni del codice etico".

(Unioneonline/L)
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