La maggioranza di governo si spacca in Senato, dove sono state votate le sei mozioni sulla Tav - un tema che da sempre divide Lega e Movimento 5 Stelle.

L'aula di Palazzo Madama ha approvato i documenti a favore della linea ferroviaria dell'altà velocità Torino-Lione presentati da Pd (180 sì), Fratelli d'Italia e Bonino (181 sì) e Forza Italia (182 sì).

Bocciata invece la mozione presentata dai pentastellati, contrari all'infrastruttura (181 i voti contrari).

"La mozione M5S impegna il Parlamento e non il governo, ma la questione politica resta. Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav. Se votate no ci saranno conseguenze", ha detto il capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo, con un chiaro avvertimento all'alleato.

Al termine delle operazioni di voto il vicepremier Luigi Di Maio è uscito dall'aula senza rilasciare dichiarazioni.

LA POSIZIONE DI CONTE - Per stemperare la tensione tra i due partiti della maggioranza ieri sera fonti vicine al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo cui "la votazione sulla mozione-Tav non prefigura in alcun modo un sindacato sull'operato del governo".

Le stesse fonti avevano poi ribadito che l'opera non può essere bloccata: "L'esecutivo, in ragione degli accordi bilaterali già sottoscritti con la Francia e ratificati dal Parlamento italiano, non è in condizione di sottrarsi, con determinazione autonoma e unilaterale, agli impegni già assunti".

Dichiarazioni che vanno a cozzare con le prese di posizione del ministro pentastellato ai Trasporti Danilo Toninelli - ribadite anche negli ultimi giorni - contro l'infrastruttura, definita "fortemente negativa".

(Unioneonline/F)
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