"Evitare l'infrazione è un obiettivo di tutti, ma non a ogni costo" e, se approvata, l'infrazione per debito eccessivo "sarebbe assolutamente tirata e gratuita, sarebbe un atto politico".

Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dal palco del Festival del Lavoro a Milano. Per il vicepremier l'eventuale apertura della procedura da parte di Bruxelles, che potrebbe portare a una multa contro l'Italia di 3,5 miliardi di euro, "sarebbe evidentemente un attacco politico basato su antipatia politica e non su dati economici".

Il ministro ha poi chiesto di partire in anticipo sui lavori relativi alla manovra e alla sua approvazione: "È chiaro che è un momento difficile ma anche un momento storico. Più siamo a ragionarci e meglio è. Io farei la manovra il prima possibile, la farei entro la fine dell'estate e no, poi non voglio andare a votare, lasciamo tranquilla la gente".

Il premier Giuseppe Conte (Ansa)
Il premier Giuseppe Conte (Ansa)
Il premier Giuseppe Conte (Ansa)

CONTE: "A BRUXELLES MAI CON IL CAPPELLO IN MANO" - La possibile procedura a carico dell’Italia è stata al centro anche della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, impegnato a Bruxelles nella riunione per le nomine del nuovo Consiglio europeo.

Il presidente del Consiglio ha poi spiegato: "Quando io mi muovo, non mi muovo per ragioni personali ma istituzionali: rappresento l’Italia, una potenza del G7, ne sono orgoglioso e consapevole allo stesso momento. Ho fatto 38-39 missioni in un anno e non ho mai avuto l'atteggiamento di uno con il cappello in mano, neppure a Bruxelles".

Sempre a proposito del negoziato con la Commissione europea, ha concluso: "Ho chiarito che la lettera non è un espediente per sottrarsi all'applicazione delle regole. L'Italia non vuole deroghe, non vuole eliminare il binario tecnico".

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata