"Basta con l'estremismo di destra e i comportamenti da casta".

Così il vicepremier Luigi Di Maio a proposito di Matteo Salvini e della Lega, che faticano a smaltire le tossine del caso Siri.

"Salvini non si inventi gli insulti, noi semplicemente abbiamo tenuto il punto su un caso di corruzione come il caso Siri - ha detto il pentastellato in un'intervista al Corriere della Sera -. Poi in verità dalla mattina alla sera ci occupiamo di contenuti, di tutti quei provvedimenti che dobbiamo approvare il prima possibile. Il mio obiettivo è continuare a dare risposte concrete ai cittadini".

Sul fronte del governo, Di Maio ricorda di aver "fatto più volte appelli alla Lega. Appelli pubblici. Gli ho chiesto di sederci attorno a un tavolo per discutere di salario minimo e Flat tax per ceto medio. Noi ci siamo, stiamo lavorando per i cittadini" e l'obiettivo dichiarato è di arrivare fino al termine della legislatura.

"Alla Lega - aggiunge il ministro e vice premier - dico andiamo avanti ma basta con l'estremismo di destra e comportamenti da casta. Questi comportamenti noi li denunceremo anche dopo le Europee. Mentre quando ragioniamo sui temi concreti che interessano alla gente troviamo sempre un accordo".

Salvini si è lamentato dell'altolà 5Stelle al decreto sicurezza bis e flat tax. "Salvini - commenta Di Maio - si inventa i no per fini elettorali. Sono tutti sì. Assolutamente sì alla Flat tax. Abbiamo detto alla Lega che siamo disponibili, aspettiamo il testo. Abbiamo solo fatto una premessa: ok alla Flat tax che aiuti ceto medio e famiglie. Per la questione migranti aspetto di capire da Salvini come intende risolvere la questione degli irregolari in Italia e quindi dei rimpatri".

Riguardo ai temi economici, Di Maio si dice "preoccupato per i salari bassi nel nostro Paese. Devono salire gli stipendi degli italiani, anche per questo stiamo lavorando a una legge sul salario minimo che prevede un paga minima di 9 euro lordi l'ora. Poi dico anche che il M5S con il suo 32% non permetterà mai una legge di bilancio che aumenterà il debito pubblico".

"Conte - conclude il vicepresidente del Consiglio - ha ribadito che l'Iva non aumenterà. Siccome i fatti dimostrano che manteniamo le promesse, posso assicurare che questo governo non farà mai aumentare l'Iva".

(Unioneonline/D)
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