Per Matteo Salvini, che già deve ingoiare i rospi della revoca dell'incarico di Armando Siri e del primo vero calo nei sondaggi del Carroccio da quando è al governo, l'aria nella maggioranza di governo si fa sempre più pesante.

Di questa mattina altri attacchi e puntualizzazioni dal M5S che hanno come obiettivo sempre il ministro dell'Interno.

Prima esce l'intervista di Giuseppe Conte al quotidiano spagnolo El Pais. E il presidente del Consiglio ci tiene a chiarire un punto fondamentale: "Che Salvini comandi nel governo è una vostra illusione ottica", sottolinea.

"Matteo Salvini è un compagno di viaggio con il quale mi confronto, il capo di una delle forze di questo governo, ma alla guida dell'esecutivo ci sono io", osserva Conte. "Da fuori richiamano di più l'attenzione le dichiarazioni o l'immagine di Salvini, che ha una grande capacità di comunicazione, e si crede che nel governo comandi lui, ma è una vostra illusione ottica".

Poi è la volta di Di Maio, con il suo messaggio mattutino su Facebook. "La Lega dopo il caso Siri non perda la testa. Comprendiamo la difficoltà di ritrovarsi, dopo nemmeno dieci mesi di legislatura, un proprio sottosegretario indagato per corruzione, ma questo non giustifica certi atteggiamenti. Siamo ministri, non bambini, e veniamo pagate per costruire un futuro al Paese. Negli ultimi giorni le provocazioni subite sono state tante, ma M5S resta disponibile ad andare avanti per altri quattro anni. Le cose da fare sono molte". E, senza accennare alla flat tax, rilancia sul salario minimo: "È nel contratto di governo, si deve fare".

Poi vira sulla questione migranti, e sulla nave della Marina Militare che ieri, mentre Salvini attaccava la Trenta e diceva "Io porti non ne dò", ha fatto sbarcare 36 migranti al porto di Augusta.

Ad occuparsene sarà l'intera Unione europea, e non solo l'Italia. Ma questo, sottolinea Di Maio, per merito di Conte: "Senza urlare o sbraitare, senza minacce al mondo, in poche ore grazie al lavoro di Conte siamo riusciti a salvare la vita a quelle persone e a fare in modo che se ne occupi l'Europa. Se quando nasce un problema il tuo primo pensiero non è risolverlo ma finire sui giornali, allora c'è qualcosa che non va".

(Unioneonline/L)
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