Alitalia non si svende perché l'Italia non può permettersi di perdere la compagnia. E con Lufthansa, che "fa i propri interessi", "i patti devono essere chiari".

Mentre entra nel vivo il confronto con il colosso tedesco, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, precisa le condizioni dell'accordo di vendita.

"I tedeschi fanno i loro interessi. Siamo preoccupati di perdere una compagnia aerea come Alitalia che vale la metà dei voli nel nostro Paese. Con Alitalia scompare un pezzo dell'economia italiana", avverte Delrio dal palco del Festival dell'Economia, annunciando un incontro con i commissari straordinari dell'ex compagnia di bandiera, che si terrà la prossima settimana.

"Stiamo continuando a lavorare in modo serio e accurato perché vogliamo vendere e non svendere. Non dobbiamo fare in fretta - puntualizza Delrio - ma fare le cose per bene. L'azienda ha subito già numerose ristrutturazioni".

L'INCONTRO CON LUFTHANSA - Il discorso arriva all'indomani del lungo incontro tra Alitalia e una delegazione di Lufthansa.

Sul vertice, il commissario Luigi Gubitosi mantiene il più stretto riserbo. Unica eccezione la nuova puntualizzazione, dopo la nota ufficiale di ieri, sui numeri circolati in questi giorni del rilancio dell'offerta da parte di Lufthansa.

"Avrete sentito parlare di 250 o 400 milioni... quelli circolati sono numeri di fantasia", afferma Gubitosi. "Non è stato il primo incontro e spero - sottolinea - non sarà l'ultimo".

La terna commissariale, oltre a Lufthansa, è impegnata a sondare a 360 gradi tutti i suoi potenziali acquirenti.

(Redazione Online/D)

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