I pastori danneggiati dalla siccità possono finalmente gioire.

Mercoledì sono stati sbloccati i 45 milioni di euro destinati alle 12mila aziende sarde del settore ovi-caprino fiaccate dalla prolungata assenza di precipitazioni e in attesa dei 13 euro per ogni capo. Una boccata di ossigeno arrivata a soltanto 47 giorni dall'approvazione della legge regionale a sostegno del comparto. L'assessore regionale dell'Agricoltura Pier Luigi Caria lo ha definito «un successo di squadra», ottenuto grazie al lavoro condotto in collaborazione con le agenzie regionali Agris, Argea e Laore.

TEMPI RAPIDI «A fine estate il Consiglio ha dato l'ok e oggi paghiamo i beneficiari - ha ribadito Caria - la soddisfazione è doppia, sia perché abbiamo rispettato gli impegni presi con il mondo delle campagne, sia perché siamo riusciti a farlo in tempi veloci. Abbiamo chiesto per primi il riconoscimento dello stato di calamità naturale e i primi, tra 11 regioni, a ottenerlo».

GLI UFFICI Ora la palla passa agli uffici di Laore e Argea. Fino a mercoledì sera le domande di indennizzo ricevute dagli sportelli di Laore sono state 4.768, mentre quelle trasmesse da Laore ad Argea per l'istruttoria finale sono arrivate a 3.459. «Ci arrivano 500 nuove richieste al giorno, inviabili fino al prossimo 18 dicembre - ha spiegato l'assessore - per il loro accoglimento sono impegnati circa 70 addetti sparsi nei 32 sportelli territoriali di Laore, nei punti di ricevimento delle mail Pec inviate ad Agris e nella task force di Argea».

FONDO DI SOLIDARIETÀ Il riconoscimento della declaratoria sulla riduzione delle produzioni foraggere ha inoltre permesso l'attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale. «Tutta la zootecnia isolana, e non solo l'ovicaprino - ha proseguito Caria - potrà quindi richiedere la riduzione fino al 50% dei pagamenti previdenziali e la sospensione delle cambiali agrarie». Lo sblocco dei pagamenti sono stati accolti con soddisfazione dagli allevatori. «La velocità delle procedure ha dimostrato quanto possa essere utile al comparto l'istituzione di un ente pagatore sardo che sappia distribuire con celerità i fondi dedicati» ha detto il presidente della Coldiretti Battista Cualbu.

I PASTORI Scetticismo nel Movimento pastori sardi che non è intenzionato a sotterrare l'ascia di guerra e ha deciso di restare alla finestra prima di esprimere un giudizio positivo sull'operato dell'Assessorato. «Al momento non sappiamo di pastori che abbiano ricevuto gli aiuti - ha detto Floris - la nostra mobilitazione resta perciò in piedi fino a che non avremo la sicurezza del loro effettivo trasferimento».
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