"Quanto pattuito finora non si cambia, è il miglior patto possibile".

Così il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Junker, ha gelato il governo May, chiudendo alla possibilità di rinegoziare l'accordo sulla Brexit raggiunto dal Regno Unito e dall'Ue lo scorso autunno, ma che nei giorni scorsi ha incassato una clamorosa bocciatura da parte del Parlamento di Londra.

La Camera dei Comuni, proprio ieri, aveva votato per dare mandato all'inquilina di Downing Street di avviare nuove trattative con Bruxelles. Ma le dichiarazioni tranchant del presidente della Commissione Ue rendono di fatto vana la missione.

Lo stesso Juncker, inoltre, ha confermato "il rischio di un ritiro non ordinato" del Regno Unito, avvisando: "Dobbiamo essere pronti a tutti gli scenari, anche il peggiore".

La posizione di Juncker è stata confermata anche dalla Germania, che, tramite Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel, ha fatto sapere che "aprire l'accordo di uscita non è in agenda. C'è poco tempo a disposizione e dobbiamo trovare una soluzione per evitare una fase di stallo".

Per la premier inglese, dunque, sono arrivo nuove gatte da pelare.

(Unioneonline/l.f.)
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