Cts, Miozzo: "Troppa improvvisazione nella campagna vaccinale"
Il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico punta il dito contro il "disordine e la cattiva gestione del processo"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A un mese dall'inizio della campagna vaccinale c'è ancora "troppa improvvisazione".
Lo sostiene Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico: "Se vogliamo battere questo virus non possiamo permetterci altri errori. Rischiamo di pagarli a caro prezzo".
C'è "poca preparazione del territorio nell'affrontare la campagna vaccinale. Non ho elementi per giudicare se abbiamo fatto tutto ciò che era necessario fare o se avremmo potuto fare di più o meglio - spiega in un'intervista al Corriere della Sera -. Gran parte di quei dossier sono secretati, non mi permetto quindi di giudicare. Vedo però disordine e cattiva gestione del processo: i furbi del vaccino, la scarsa informazione sulle prospettive, la poca comunicazione dedicata a fasce diverse della popolazione".
Finora "le vaccinazioni sono state effettuate in luoghi protetti e destinate ad una popolazione ben individuata, sanitari e persone residenti nelle Rsa. Non posso immaginare cosa succederà quando dovremo andare a vaccinare persone non deambulanti, anziani che non hanno un pc per accreditarsi. Non mi pare di aver visto una banca dati nazionale, sento molta preoccupazione tra i medici di famiglia".
Per Miozzo bisogna "usare la Protezione civile e i suoi volontari e con le sue migliaia di organizzazioni presenti in modo capillare sul territorio, che dovranno ovviamente interagire con il sistema sanitario territoriale, i militari, la polizia, i carabinieri, la guardia di finanza". E' il solo sistema con "le risorse e le capacità logistiche e sanitarie per affrontare una campagna di questa dimensione".
Il sistema a fasce colorate comunque sta funzionando e "se vuoi consentire alla gente di continuare a vivere, questa è la soluzione". Tra le priorità di un nuovo governo dovrebbe esserci "scegliere i settori da far ripartire. Al di là di chi saranno i componenti, mi auguro che si riesca a conservare il collegamento diretto tra il Cts e le strutture operative in modo da prendere decisioni rapide ed efficaci. Ma la vera priorità è il rigore: se allenteremo il controllo della curva epidemica perderemo questa guerra".
(Unioneonline/D)