La curva epidemiologica è preoccupante, ma "l'Italia è in una situazione diversa da marzo".

Il premier Giuseppe Conte a Palazzo Madama elenca le restrizioni previste nel nuovo dpcm, tornando a ribadire però che "la strategia per contrastare la seconda ondata non può essere la stessa della primavera". A marzo "non avevamo strumenti diagnostici" mentre "oggi siamo più pronti grazie al lavoro e al sacrificio di tutti".

Per questo al momento possiamo "evitare chiusure generalizzate e diffuse su tutto il territorio nazionale, di pervenire all'arresto dell'attività produttiva e lavorativa, alla chiusura delle scuole e degli uffici pubblici".

Limitazioni alla libertà cui ci stavamo riabituando, però, ci saranno: "Bisogna sforzarci tutti a limitare il contagio, dunque limitare gli spostamenti non necessari: se faremo questi sacrifici eviteremo interventi più gravosi. Sono fiducioso che avremo la serenità e l'impegno necessari per superare" questo momento.

"I principi che muovono oggi il governo sono sempre gli stessi - ha aggiunto - quelli che ci hanno permesso di superare la situazione nel passato: massima precauzione, adeguatezza e proporzionalità".

SCUOLA, BAR E RISTORANTI - Le attività scolastiche, ribadisce, continueranno in presenza: "Lo dobbiamo all'impegno dei dirigenti scolastici, dei docenti, delle famiglie e soprattutto ai nostri ragazzi che non vanno lasciati privi di una esperienza così importante come la scuola". Solo per le scuole secondarie "sono previste misure di flessibilità di orari".

Quanto a bar e ristoranti, che rischiano pesanti ripercussioni con i coprifuoco "assicuro l'impegno a misure di sostegno mirate. A tal fine con la prossima legge di bilancio 2021 il governo intende porre in essere una strategia che non trascuri misure immediate".

Stessa attenzione anche ai trasporti: "Abbiamo stanziato per il trasporto scolastico 350 milioni aggiuntivi nel 2021 per regioni e comuni".

(Unioneonline/D)
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