Graziano Mesina? "Persona pericolosissima, senza alcun dubbio si era preparato da tempo alla latitanza". E ancora: "Ritengo che, età permettendo, prepari qualcosa di clamoroso, presumibilmente un attentato alle forze dell’ordine". È questo il pensiero di Felice Maniero, l’ex boss della Mala del Brenta sul latitante sardo di cui si sono perse le tracce dal luglio scorso.

Tra pochi giorni comparirà per l’ennesima volta in un’aula di tribunale, davanti alla Corte d’appello di Brescia, per rispondere delle accuse di maltrattamenti nei confronti della sua compagna. In cella è ritornato un anno fa, dopo l’arresto.

Nella missiva inviata all'Adnkronos, Maniero racconta le "basi" della malavita: "Ti daranno, come primo compito, l'ordine di commettere diversi omicidi per dimostrargli che puoi appartenere al loro clan, invece farai esclusivamente un importante e gratuito favore al tuo boss, uccidendo alcuni suoi nemici pericolosi per lui e inizierai la tua 'auspicata carriera' con un malvagio imbroglio, commettendo reati che portano all'ergastolo. Immaginando di poter essere tuo papà ti dico: rifiuta e caccia per sempre colui o coloro che ti accenneranno perfide proposte. Se cadi in quel girone infernale, talvolta anche la morte potrebbe essere una scelta migliore". Ma ribadisce anche: "Noi non abbiamo mai permesso estorsioni, pizzi o reati simili in tutto il Veneto. Sa soprattutto mai abbiamo ucciso appartenenti alle forze dell'ordine. Un esempio su tutti: quando siamo fuggiti dal carcere di Padova (una delle sue evasioni, ndr) avevamo una trentina di agenti penitenziari legati mani e piedi. Essendo tutti ex carcerati, qualche sassolino dalle scarpe se lo sarebbero tolto volentieri. Io non l'ho permesso e premetto che abbiamo commesso 7 omicidi tra bande rivali venete e moltissimi reati gravi nell'arco di trent'anni".

Se potesse avere la macchina del tempo e tornare indietro, l'ex boss oggi 66enne farebbe altre scelte: "Un lavoro onesto ed eccitante più che volentieri". E nel caso in cui qualcuno volesse ripercorrere le sue orme, un consiglio: "Non cedere al facile guadagno, ti assicuro che è una stupida menzogna, il guadagno facile non esiste nemmeno in una società onesta, di certo non nel marciume della mafia, 'ndrangheta o camorra. Se cadi nelle grinfie di appartenenti a una qualsiasi organizzazione criminale diventerai uno schiavo per la vita. Malvagi e imbecilli giuramenti, santini bruciati. Addirittura verrai ribattezzato. Un'infame e ridicola farsa per intrappolare giovani inesperti, attratti da falsi miti per poi rubargli la vita".

(Unioneonline/s.s.)
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