Il governo italiano accoglie il segretario di Stato Mike Pompeo e riafferma che, qualsiasi sia l'esito delle presidenziali negli Usa, la storica amicizia tra i due Paesi resterà immutata.

A Palazzo Chigi si è tenuto un bilaterale con il premier Giuseppe Conte seguito da una semplice nota ufficiale, senza dichiarazioni alla stampa congiunta come accadde nel precedente vertice nella Capitale.

Il tema più spinoso resta il 5G, la potente evoluzione della tecnologia mobile e cellulare, e il rapporto con la Cina. Punto sul quale il messaggio di Conte è chiaro: le norme italiane garantiscono standard di sicurezza elevati su infrastrutture e reti di comunicazione strategiche. Non solo, la protezione sarà ulteriormente rafforzata.

Rassicurazioni che non è detto bastino all'alleato americano, agli occhi del quale l'Italia rischia di diventare oggetto della strategia di "espansione" cinese. Una Cina che, con Huawei, annuncia l'avvio dei lavori di un centro sulla cybersecurity proprio mentre Pompeo è a Roma.

Ma non c'è solo il 5G tra i temi più caldi degli incontri politici di Pompeo. C'è il fronte libico e quello turco, che nelle prossime settimane, vedrà l'Italia comunque coinvolta.

"L'alleanza con gli Stati Uniti è in questo fondamentale per il dossier libico e i rapporti con la Turchia", sottolinea una fonte qualificata di governo. Facendo indirettamente riferimento al ruolo di "moral suasion" che gli Usa possono avere su due fronti: quello di Tripoli, dove si avvicina il momento della successione di Fayez al Serraj, successione sulla quale si allungano le mani della Turchia. E quello della crisi tra Grecia-Cipro e Turchia del Mediterraneo Orientale.

Crisi che, oggi a Bruxelles, sarà oggetto del Consiglio straordinario Ue, all'interno del quale la Francia è capofila della linea dura nei confronti di Ankara.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata