Assembramenti e mancato rispetto del distanzamento sociale.

La manifestazione a Roma del centrodestra unito - Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia - contro il governo Conte, che inizialmente prevedeva la presenza contingentata di appena 300 persone, si è trasformata in un vero e proprio corteo tra la ressa di giornalisti, il servizio d'ordine della polizia e centinaia di militanti e curiosi, alcuni dei quali senza mascherina.

I manifestanti si sono radunati nel budello di via del Corso a Roma e non sono state rispettate le regole del distanziamento sociale. In molti si sono avvicinati a Giorgia Meloni e Matteo Salvini, per scattare dei selfie, nonostante l'invito degli organizzatori a mantenere le distanze.

I militanti di centrodestra sono scesi in piazza anche altre 70 città, tra cui Cagliari, dove l'appuntamento è stato al Bastione di Saint-Remy.

MELONI: "NOI SIAMO LA DESTRA" - "Non so chi scenda in piazza dopo di noi. E non rispondo per altri. Noi siamo la destra. E con gli altri partiti della coalizione abbiamo scelto di manifestare in sicurezza evitando assembramenti. Dopo di che, attenzione a derubricare sempre tutto quello che non piace al governo come estremismo di destra. Si rischia di non focalizzare i problemi. Tutte queste manifestazioni, anche spontanee, raccontano un'altra storia", ha dichiarato Meloni, in un'intervista a "La Repubblica".

"La gente sfida il Covid perché c'è un disagio sociale molto più forte rispetto a quel che si racconta - spiega la leader di Fdi - Conte non ha compreso il rischio dell'ecatombe economica, della cancellazione della classe media".

Sulla decisione di manifestare proprio nel giorno della Festa della Repubblica Meloni osserva: "Non vedo dove stia il problema. Anche a sinistra, se ritengono, possono manifestare".

E sulle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ricordato che è il giorno dei "valori condivisi" e "dividersi ora è inaccettabile", Meloni commenta: "Concordiamo. Nessuna strumentalizzazione da parte nostra".

(Unioneonline/F)
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