"Non sapevo dei 70mila euro che erano nel mio zaino". Lo ha detto Anastasia al gip di Roma, nell'interrogatorio di garanzia sull'omicidio di Luca Sacchi.

La 25enne ucraina, sottoposta a obbligo di firma e accusata di tentativo di acquisto di droga, è arrivata nell'ufficio del gip poco dopo le 11.

Berretto rosa calato sugli occhi e occhiali da sole, la giovane era accompagnata dal suo avvocato difensore Giuseppe Cincioni.

"Ero davanti a quel pub con Luca come mille altre volte era capitato", ha aggiunto la ragazza, affermando "l'assoluta estraneità" sua e di Luca al traffico di droga. Su Princi la 25enne ha semplicemente detto che era "un grande amico di Luca".

Ieri gli altri indagati, tutti in carcere, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: sono i due autori dell'aggressione e dell'omicidio, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, Giovanni Princi, amico di Luca che avrebbe partecipato alla trattativa per l'acquisto della droga (cocaina, secondo gli inquirenti, non marijuana come ipotizzato inizialmente) e Marcello De Propris, il 22enne che avrebbe fornito a Del Grosso la pistola che ha ucciso il giovane personal trainer romano.

Ieri la mamma di Luca Sacchi è stata intervistata a "Porta a porta". "Non mi è mai piaciuto - ha detto di Giovanni Princi - ma i figli non sempre ti ascoltano. Era maleducato, faceva come voleva lui, apriva il frigorifero, in casa mia nessuno fa così".

La donna aveva la sensazione che Anastasia e Princi nascondessero qualcosa, che tra i due ci fosse un'intesa particolare: "Quella volta che siamo stati in vacanza ad agosto. Ho visto uno sguardo strano d'intesa che mi ha dato fastidio. Sinceramente avevo pensato che ci fosse qualcosa, ma ho detto solo a mio figlio di stare attento".

"Come mai - ha aggiunto - Princi non si è mai presentato qui a casa dopo la morte dell'amico?".

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata