È stato condannato in primo grado a 10 mesi il 42enne di origine sarda finito nei guai ad aprile per aver puntato contro i passanti a Rimini una pistola, poi rivelatasi finta.

L'uomo, che da tempo vive nella città romagnola, è stato accusato di procurato allarme.

I fatti risalgono precisamente al weekend di Pasqua, quando la città era affollata e in pieno clima di festa.

Il 42enne, stando a quanto raccontato dai testimoni, passeggiava sul litorale e ogni tanto tirava fuori una pistola, terrorizzando i passanti. Poi la nascondeva dietro la schiena e continuava a camminare come se nulla fosse.

Decine di persone chiamarono la Questura di Rimini temendo che si trattasse di un attentatore.

Gli agenti lo rintracciarono la sera stessa e lo fermarono dopo un inseguimento e una colluttazione. Da qui anche l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

(Unioneonline/D)
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