Riparte in commissione Affari costituzionali l'esame della legge sulla cittadinanza che introdurrebbe in Italia il cosiddetto ius culturae.

Lo fa sapere il presidente della commissione Giuseppe Brescia (M5S), che della riforma sarà anche relatore.

L'esame riprenderà giovedì prossimo, 3 ottobre. "Siamo ancora all'inizio - spiega Brescia - ma credo si possa lavorare per introdurre lo ius culturae, legando la cittadinanza alla positiva conclusione di un ciclo di studi, e non alla sola frequenza".

Il testo era stato incardinato in quota opposizione nell'ottobre 2018. La prima firma è quella di Laura Boldrini e relatore era Roberto Speranza, ora diventato ministro. Uno analogo era stato proposto, e poi accantonato, durante il governo Gentiloni.

"Ma non c'è solo il testo a prima firma Boldrini da esaminare - puntualizza Brescia - ce ne sono diversi di altri gruppi, tra cui uno a firma Polverini di Forza Italia che introduce proprio lo ius culturae. E arriverà anche un testo del Movimento 5 Stelle. Serve una discussione che metta all'angolo propaganda e falsi miti, guardi in faccia la realtà e dia un segnale positivo a chi si vuole integrare".

E sul provvedimento rilancia anche il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci: "Una gestione degli sbarchi governata e non affidata agli show estemporanei, una maggiore condivisione dell'Europa. In questo contesto è giusto portare finalmente all'approvazione lo ius culturae".

A lanciare la proposta tra i dem, ieri, era stato Matteo Orfini con un tweet.

E in mattinata si è espresso a favore del provvedimento anche il presidente della Cei, cardinal Gualtiero Bassetti: "Accogliere è un dovere fondamentale, ma poi bisogna anche formare e integrare. Auspico lo ius culturae perché non posso mettere un migrante in un contenitore vuoto. E sia chiaro, non basta essere nati in un suolo, io parlo di ius culturae, una cittadinanza che va costruita, che è frutto di integrazione e di un accompagnamento".

Silenzio per ora a destra, dove il provvedimento è molto avversato. Ha commentato solo Maurizio Gasparri: "Folle rilanciare lo ius soli mascherato da ius culturae", ha dichiarato.

(Unioneonline/L)
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