"Sulla Mare Jonio restano 34 persone che hanno patito torture e sofferenze inimmaginabili. Istituzioni italiane, europee, ascoltate il cuore. #Fateliscendere".

Appello della ong Mediterranea per la risoluzione immediata della questione Mare Jonio, l'ennesima nave da giorni davanti al porto di Lampedusa, con 34 migranti a bordo, in attesa di un porto dove poter sbarcare.

"Umanità è un concetto semplice. Rispettare e amare il prossimo, senza distinzioni", scrive la ong.

"Stanotte ha piovuto, nel container dove sono ospitati i naufraghi è arrivata molta acqua - ha raccontato Donatella Salvini, il medico bresciano sbarcato oggi dalla Mare Jonio dopo una settimana -. Il morale è sempre più basso. Bisogna far sbarcare questa gente. A bordo dell'imbarcazione davanti al porto di Lampedusa ci sono ancora 34 persone dopo che le altre sono state fatte scendere. La situazione è sempre più precaria dal punto di vista psicologico".

Gli appelli arrivano anche dalla politica, Pd in testa: "Ci appelliamo a chi ha l'autorità e la possibilità affinché, in questa ennesima assurda e disumana vicenda, si faccia prevalere il rispetto della Costituzione, delle leggi e del diritto internazionale e si facciano sbarcare tutte le persone ancora a bordo della Mare Jonio", ha detto Marina Sereni della Segreteria Nazionale Pd.

"Per giorni ho sperato - l'attacco di Matteo Orfini - in un atto di discontinuità da Giuseppe Conte, ma i profughi sono ancora sulla Mare Jonio. A questo punto è a Nicola Zingaretti, Graziano Delrio e Andrea Marcucci che lo chiedo: perché non esigiamo che sbarchino subito? O davvero possiamo continuare come se niente fosse?".

(Unioneonline/D)
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