"Il rapporto con la donna era consenziente".

Così Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci, secondo quanto riportato da uno dei loro legali, Marco Mazzatosta, si sono difesi davanti al gip di Viterbo nel lungo interrogatorio di garanzia cui sono stati sottoposti stamani dopo l'accusa di violenza sessuale e lesioni nei confronti di una 36enne.

I due giovani militanti di Casapound, secondo quanto riportato dall'avvocato, avrebbero negato davanti al gip di Viterbo ogni accusa, sostenendo che la donna era d'accordo a fare sesso con loro e di non averla aggredita in alcun modo.

"Sicuramente vi è stata una situazione particolare - ha detto l'avvocato Giovanni Labate, legale di Francesco Chiricozzi - con due ragazzi di 19 e 20 anni che hanno avuto un rapporto che hanno interpretato come consenziente da parte della persona offesa per una serie di tanti elementi che oggi non possiamo spiegare perché le indagini sono in corso".

E i filmati che mostrano la donna stesa a terra, stordita dall'alcol e neanche in grado di muovere un braccio? "Non hanno filmato tutto - ha aggiunto Labate -. I filmati non sono esplicativi di tutto quello che è successo". E i referti medici che attestano le violenze? "Le lesioni - ha detto Marco Mazzatosta, legale di Riccardo Licci - non sono compatibili solo con un'eventuale violenza, sono lesioni compatibili anche con un rapporto ad esempio su una superficie rigida".

"Sono due ragazzi di 19 e 20 anni che si sono visti crollare il mondo addosso", hanno concluso gli avvocati.

Intanto Matteo Salvini invoca per sabato e domenica prossima "nelle piazze di tutte Italia" una raccolta di firme sulla proposta di legge della Lega che chiede "per pedofili e stupratori galera e castrazione chimica": "Così il Parlamento - è spiegato nel manifesto che propone l'iniziativa - non potrà far finta di niente".

(Unioneonline/D)
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