"Dove non arrivano una madre e un genitore arriva Dio, colui che ha creato tutto e sa come funzionano le cose". Sono le parole di Nicola Legrottaglie, ex giocatore e oggi allenatore dal palco di Verona in occasione del Congresso mondiale delle famiglie. "Io oggi - ha aggiunto - sono quello che sono grazie alla mia famiglia e la voglio difendere come ho sempre difeso le tante maglie che ho vestito. Difendere una porta di calcio è come difendere la propria famiglia, i valori, i principi. E sapete chi si è definito porta? Cristo".

"Ci vuole coraggio a difendere famiglia e principi? No, forse il coraggio è andare come Cristo su una croce per tutti noi - ha concluso - quindi, ben venga che lo sport sia un tramite per difendere i valori, la famiglia e i valori cristiani".

Alla platea ha parlato poi il vicepresidente Jacopo Coghe: "Le famiglie - ha spiegato - non hanno colore politico ma alle prossime elezioni europee prenderemo atto di chi è dalla nostra parte e di chi ci insulta". "In

questo incontro - ha sottolineato - volevamo parlare alle istituzioni. Abbiamo mandato inviti a tutti, il vicepremier Di Maio non ci ha risposto, altri lo hanno fatto. E il silenzio vuol dire tanto".

L'applausometro della giornata di ieri ha segnato invece il picco nel pomeriggio. La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha fatto registrare applausi quasi da stadio: "Ma mi ci vedete a stirare? - ha chiesto - Io sono l'unica donna segretaria di partito".

(Unioneonline/s.s.)
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