I sardi iniziano a intravedere la possibilità di fare il primo bagno della stagione.

Gli arenili sono ancora interdetti al pubblico nell'Isola, ma non per molto, ha lasciato intendere Christian Solinas: "Speriamo di restituire nei prossimi giorni la possibilità di rientrare nelle spiegge", ha dichiarato.

"Stiamo verificando quale sia la possibilità di accedere all'acqua attraverso percorsi sicuri, speriamo di riuscire a risolvere questo nel più breve tempo possibile", ha aggiunto, prima di ricordare le ragioni della chiusura delle spiagge.

"Siamo in attesa di linee guida a livello nazionale, l'utilizzo degli arenili pubblici senza una disciplina di controllo degli accessi potrebbe determinare assembramenti senza che vi sia nessuno a controllare", ha rimarcato.

TURISTI - Quanto alla stagione turistica, sarà diverse da come la conosciamo. In Italia, ma anche nell'Isola, dove sarà fatta particolare attenzione alla regolazione degli arrivi.

Due le ipotesi allo studio. La prima, quella di un passaporto sanitario con tampone - effettuato non più di sette giorni prima - che certifichi la negatività al Covid-19, appare non praticabile perché "i test non sono liberalizzati in tutti i laboratori".

Più verosimile la seconda, che riguarda "lo sviluppo di strumenti diagnostici che partono dalla saliva e rendono più semplice la possibilità di certificare la negatività". "Con gli scienziati del Comitato tecnico scientifico - ha fatto sapere Solinas - stiamo monitorando tutte le piattaforme e gli studi in proposito".

FASE 2 - "A breve - ha fatto sapere il governatore - emaneremo una circolare interpretativa dell'ordinanza sulla fase 2 adottata sabato, che darà ulteriori perimetri di chiarezza utili per affrontare in sicurezza e con la dovuta prudenza tutte le riaperture previste".

Questo perché "ci sono arrivate tante domande dalle categorie produttive e dagli stessi cittadini", ha spiegato, per poi fare qualche ulteriore precisazione. Sull'uso delle mascherine, ad esempio, "i bambini sotto i sei anni sono esonerati se vengono rispettate le distanze".

Sulle messe "nessuno scontro con la conferenza episcopale sarda e i vescovi, non si vuole incidere su vicende rimesse alle competenze dei ministri di culto, semplicemente abbiamo chiarito le condizioni giuridiche entro cui in Sardegna alcune riaperture possono essere anticipate".

"A breve - ha aggiunto Solinas - scriverò una nota in cui comunicherò i sistemi di sicurezza necessari per la redazione delle linee guida".

BOCCIA IN SARDEGNA - Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia sarà presto nell'Isola per discutere le conseguenze economiche del lockdown sui bilanci delle Regioni a statuto speciale per l'anno in corso e per il prossimo".

Sull'eventualità che il governo impugni l'ordinanza sulle riaperture anticipate ("Va rivista", ha detto Boccia nei giorni scorsi), Solinas si è detto tranquillo: "Abbiamo la convinzione che l'ordinanza adottata sia in perfetta sintonia con il sistema di riparto di competenze tra Stato e Regione, e che quindi abbia una solidità che intendiamo difendere".

(Unioneonline/L)
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