In ogni programma elettorale che si rispetti per la Sardegna, ogni lista e ogni candidato mette in cima il nodo dei trasporti.

Non fanno eccezione i candidati alle prossime elezioni del 24 febbraio per il rinnovo del Consiglio regionale. Quali le priorità della prossima Giunta in materia di trasporti?

Centrosinistra

«La continuità territoriale aerea va rivista. Quella che sta per partire non è la migliore possibile. Noi vogliamo che il prossimo sistema nasca da un accordo politico e non sia figlio dei cavilli burocratici come è successo in passato. Per quanto riguarda i trasporti marittimi, la Regione deve avere voce in capitolo sulla nuova convenzione», dice Francesco Agus, consigliere regionale uscente e ricandidato con Campo progressista Sardegna (presidente Massimo Zedda).

Centrodestra

«La cancellazione della tariffa unica della continuità per Roma e Milano è un grave danno per gli emigrati sardi e per le imprese. Per rimediare occorre rimboccarsi le maniche, ricostruire un vero regime di continuità territoriale e difenderlo sia a Roma che a Bruxelles», spiega Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, partito che sostiene Christian Solinas.

Movimento 5 Stelle

«La continuità aerea con Roma e Milano, ottenuta grazie all'azione del Governo, non basta: puntiamo a collegare l'isola a costi contenuti anche con le altre maggiori città italiane. Per quanto riguarda i trasporti marittimi, la nuova convenzione vedrà protagonista anche la Regione Sardegna e soprattutto vedrà la fine di ogni monopolio che impone tariffe altissime. E finalmente ci sarà anche una continuità territoriale per le merci», ricorda il candidato alla presidenza M5S Francesco Desogus.

Sinistra sarda

«Diritto alla mobilità significa avere una rete infrastrutturale capillare e sicura. Alcune arterie dell'isola come la 129 trasversale sarda, la Olbia-Sassari/Alghero e la 195 Sulcitana sono tra le più pericolose d'Europa. Il confronto tra Anas e Regione dovrà portare in un decennio alla messa in sicurezza di tutte le strade sarde con gare d'appalto trasparenti», sottolinea Michele Zuddas candidato nella lista che sostiene Vindice Lecis.

Sardi liberi

«La continuità aerea deve ritornare alla tariffa unica. I non residenti non devono essere tartassati. Se l'Europa ci impone un prezziario diverso, allora la differenza deve essere simbolica, di un euro. E per rilanciare il turismo, la Regione deve riacquistare la maggioranza del capitale dell'aeroporto di Alghero», spiega Umberto Borlotti, candidato con Sardi liberi di Mauro Pili.

Partito dei Sardi

«Per lo sviluppo è indispensabile conquistare poteri nel mercato dei trasporti e non essere costretti nella strettoia creata dalla Commissione europea e dalle complessità centralistiche dell'amministrazione italiana», dice Gianfranco Congiu, capogruppo del Pds e ricandidato nel lista che sostiene Paolo Maninchedda. «Non è possibile che la libertà dei sardi inizi solo da Roma e da Milano per i collegamenti aerei e sia in ostaggio di un meccanismo perverso per i collegamenti marittimi».

Autodeterminatzione

«Cagliari e Catanzaro hanno la stessa distanza da Roma. Un cittadino calabrese paga 36 euro per raggiungere la Capitale, un sardo in nave spende 93 euro. Bisogna disconoscere gli accordi tra Stato italiano e la Tirrenia e definire una tariffa massima comparata a quella ferroviaria sovraregionale di Trenitalia. L'obiettivo è un viaggio Cagliari-Roma a 48 euro per un posto letto in nave e treno fino a Termini», viene spiegato nel programma della lista che sostiene Andrea Murgia.
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