"Pagare tutti le tasse per pagare meno". Riprende un noto slogan Giuseppe Conte nel corso del suo intervento all'assemblea generale di Assolombarda a Milano, dopo la visita di ieri a Cagliari.

E fa riferimento al "patto economico e sociale che intendiamo stipulare con i cittadini". Perché lui e il suo governo, spiega, mirano a ridurre le tasse non ad aumentarle e "ogni euro sottratto all'evasione fiscale" andrà in questa direzione a vantaggio anche delle imprese.

"Vinceremo la sfida - è il monito - se agiremo come una collettività unita da forti valori comuni e non come una somma di egoismi. L'azione politica non deve essere una lotta per l'appropriazione di risorse nell'immediato, ma un progetto riformatore per il futuro".

Il premier si è naturalmente rivolto agli imprenditori: "Grazie alla vostra vocazione per l'innovazione e all'indiscussa qualità della vostra produzione, siamo la seconda manifattura europea ed un Paese protagonista del G7. Siete il motore dell'Italia, della sua crescita e del suo export e ogni vostro primato è un motivo di orgoglio per me e per tutto il Paese".

Non mancano i riferimenti alla guerra dei dazi "che sta mettendo a dura prova l'intero comparto del manifatturiero europeo" e anche al pronunciamento Wto che "apre a una prospettiva che rischia di far male al nostro settore manufatturiero e agroalimentare: faremo di tutto per limitare i danni, anche all'interno della Ue".

Senza tralasciare la "crisi strutturale dell'automotive che costituisce una minaccia per ampi settori della nostra industria, soprattutto al Nord".

Ma più volte Conte torna sul tema centrale del suo intervento, ossia l'abbattimento della pressione fiscale e investimenti in infrastrutture, parlando anche dei dati sulla disoccupazione "che in questi giorni registrano livelli più bassi".

"Dal 1995 al 2017 - dice - la produttività italiana è cresciuta dello 0,4% contro una media Ue dell'1,6%, a causa di grande riduzione degli interventi pubblici, che ha sollecitato l'accumulazione di capitale privato". Insomma una "doppia sfida" per il Paese, "senza lasciare indietro nessuno".

(Unioneonline/s.s.)
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