Sono un beneficiario su tre del reddito di cittadinanza sarà obbligato ad aderire al patto per il lavoro.

È quanto comunicato oggi dall'Istat in audizione in commissione Lavoro sul decretone con reddito e quota 100.

TUTTI I NUMERI - La platea totale è di 2,7 milioni di beneficiari, sono circa 900mila quelli soggetti all'obbligo di sottoscrivere un patto per il lavoro.

Di questi due su tre (circa 600mila) ha la licenza media o nessun titolo di studio: "Si tratta prevalentemente di disoccupati e casalinghe cui i centri per l'impiego dovranno trovare un'offerta di lavoro congrua. Circa 100mila sono stranieri".

Altri numeri: "I single sono 626mila e costituiscono il 47,9% delle famiglie beneficiarie: riceveranno in media un sussidio annuo di 4485 euro (meno di 375 euro al mese, ndr). Le coppie con figli minorenni sono 257mila e percepiranno in media 6470 euro (circa 540 al mese, ndr), quindi, per effetto delle scale di equivalenza, meno delle coppie con figli tutti adulti, che percepiranno 7041 euro (circa 586 euro al mese, ndr)".

E ancora: "I nuclei composti da soli cittadini italiani rappresentano circa l'81% del totale delle famiglie beneficiarie, mentre quelli formati da soli cittadini stranieri sono l'11,5%. Tra i 2 milioni 706mila indivdui beneficiari, l'87,6% sono italiani, mentre gli stranieri sono il 12,4% (333mila, di cui 228mila extracomunitari".

Tra le famiglie beneficiarie si stima che "752mila vivano nel Mezzogiorno, 333mila al Nord e 222mila al Centro".

Il costo per le casse dello Stato è pari a "6,6 miliardi di euro su base annua", l'importo annuo medio per famiglia è pari a 5053 euro (421 al mese, ndr)".

POSTE: "POSSIBILI DISFUNZIONI" - In commissione è intervenuto anche l'ad di Postepay Marco Siracusano: "Siamo di fronte a un'operazione straordinaria che non potrà mai avere una esecuzione ordinaria. Siamo di fronte a un numero di persone non previste dall'attività ordinaria. Siamo sicuri di fare il meglio, ma non si possono escludere disfunzioni", ha detto.

"Per non far affollare tutti il primo giorno, abbiamo scaglionato per lettera, segmentando gli arrivi in ordine alfabetico. Negli uffici è affisso un calendario consigliato che, ad eszempio, sufggerisce a chi ha il cognome che inizia per A e B di presentare domanda domani, per i richiedenti con cognome S-Z mercoledì 13 marzo", ha aggiunto.

DA DOMANI LE DOMANDE - Dal 6 marzo si può presentare la domanda, negli uffici postali, tramite i Caf o direttamente sul modulo online del sito dell'Inps. Per chi fa domanda in questo mese la risposta dell'Inps dovrebbe arrivare a fine aprile, da maggio i primi soldi.

I requisiti: Isee inferiore a 9360 euro; seconda casa con valore inferiore ai 30mila euro; conto in banca con meno di 6mila euro; nessuna auto immatricolata la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta; nessuna auto con cilindrata superiore ai 1600 cc o moto con cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti la richiesta; non possedere navi o imbarcazioni da diporto. Basta la mancanza di uno dei suddetti requisiti per perdere il diritto a usufruire del sussidio.

Effettuata la domanda, i dati vengono trasmessi all'Inps che verifica la sussistenza dei requisiti patrimoniali e di reddito, poi comunica - in caso di possesso di tutti i requisiti - a Poste l'importo da caricare mensilmente sulla card.

I componenti maggiorenni delle famiglie ammesse al reddito devono sottoscrivere il patto per il lavoro con i centri per l'impiego. Dopo 18 mesi bisogna accettare offerte provenienti da tutta Italia. Il sussidio viene erogato per 18 mesi, al termine dei quali c'è sempre un mese di stop prima dell'eventuale rinnovo.

L'importo mensile va speso interamente, altrimenti l'assegno viene decurtato del 20% nel mese successivo.

(Unioneonline/L)
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