Tra qualche giorno si conoscerà il destino degli Scalzi e del loro voto a San Salvatore.

E quindi se il simulacro sarà trasportato di corsa da Is Curridoris da Cabras all'antico villaggio. Martedì 4 agosto primo vertice in prefettura per capire se la corsa degli Scalzi lungo gli sterrati polverosi del Sinis in programma il cinque e il sei settembre potrà andare in scena nonostante l'emergenza sanitaria ancora in atto.

Pochi giorni fa il presidente dell'associazione "Is Curridoris" Antonio Manca e il suo vice Simone Manca avevano inviato una nota alla prefettura di Oristano per chiedere l'attivazione urgente di un tavolo di confronto per discutere dell'evento.

Nella lettera, inviata anche alla Questura, al Comune di Cabras e al parroco di Santa Maria Assunta don Bruno Zucca, veniva ricordata anche l'importanza dell'evento religioso per la comunità.

La risposta è arrivata oggi: il tavolo tecnico convocato dalla Prefettura è in programma per martedì prossimo alle 18. A questo punto non rimane che attendere. A Cabras intanto non si parla d'altro. Tutti sperano di poter portare avanti la tradizione, anche se si tratta di un evento che per natura prevede la formazione di grossi assembramenti: da quel fiume umano di 900 uomini che corrono vicini l'uno con l'altro alle migliaia di persone che si sistemano lungo il tragitto.
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