Adolescenti, se non addirittura bambini, in giro per la città sino alle 6 del mattino dopo una notte in discoteca. Hanno tredici, quattordici e, alcuni, dodici anni: il sabato notte dovrebbero stare a letto ed invece all'alba sono reduci da una lunga serata trascorsa in giro. Un'assurdità emersa con un pesante carico di sconcerto due sere fa nel corso del seminario che il Comune di Carbonia e Ifos hanno dedicato ai rischi commessi alla navigazione on line dei minori.

ALLARME - A Carbonia si sta pericolosamente facendo largo un altro fenomeno, confermato da alcuni genitori al delegato regionale Luca Pisano (consulente della commissione parlamentare sui crimini informatici): "Di recente - ha detto - da Carbonia ci sono arrivate tre segnalazioni sulla presenza di minori addirittura di 12 anni in discoteca: follia non meno grave dell'abuso dei social network di cui i minorenni (e non solo) sono capaci se non opportunamente educati".

La conferma dei genitori non s'è fatto attendere: "Purtroppo è vero - sottolinea Alessandra Tresalli - scandalizza non tanto la discoteca, ma il fatto che ci siano genitori che autorizzino ragazzini di 13-14 anni, che poi postano su Fb le loro notti, a stare in giro sino all'alba".

LA RETE - Nessuno criminalizza le discoteche, ma alla luce dei fatti il Comune ha deciso di alzare il livello di guardia "nei confronti di genitori - avverte Loredana La Barbera, assessore alle Politiche sociali - che letteralmente abbandonano una notte al proprio destino i figli poco più che bambini: non escluderei neppure risvolti da Codice penale". Come è penalmente rilevante, ovviamente, ogni forma di trasgressione che si può manifestare sul web e che ha portato anche Carbonia ad aderire all'invito dell'Osservatorio: nasce in città il gruppo "Rete Genitori Digitali" per ricevere consulenza, controllare per quanto possibile il comportamento dei giovani e segnalare episodi di devianza on line anche con l'istituzione di comitati digitali scolastici.

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