«Andrea, chiedo al Signore di darmi la forza di perdonare. Dobbiamo crescere nell'amore e non nell'odio».

Patrizia Fara, moglie di Andrea e cognata di Roberto, affida il suo messaggio di dolore a una lettera che padre Enrico Mascia legge dal pulpito durante i funerali dei due fratelli morti ammazzati mercoledì pomeriggio.

Quando mancano cinque minuti alle 16 le due bare color legno chiaro ricoperte di fiori bianchi attraversano la navata centrale della chiesa di San Giovanni Battista ad Arzana. Ad accompagnare nell'ultimo viaggio Roberto e Andrea Caddori, di 46 e 43 anni, c'è tutto il paese listato a lutto.

Chiesa e sagrato sono pieni in ogni angolo. Accanto ai feretri, nei primi banchi, prendono posto Patrizia Fara e Bruna, sorella delle vittime, insieme ad altri parenti. La madre Franca Ferrai non se l'è sentita di affrontare un'altra via crucis, 33 anni dopo l'uccisione del marito Angelo Caddori.

Intanto ieri mattina per Peppuccio Doa, il pensionato di 82 anni che ha sparato ai due fratelli, il pm Biagio Mazzeo ha chiesto la convalida del fermo e la misura cautelare in carcere che sarà applicata una volta che l'anziano verrà dimesso dal reparto di Cardiologia dell'ospedale di Lanusei.
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