I nove italiani morti a Dacca, in Bangladesh, venerdì scorso nella strage avvenuta all'Holey Artisan Bakery, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco e qualcuno a colpi di machete su collo, nuca e corpo.

È quanto conferma il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che questa mattina riferisce in Senato su quanto avvenuto il 1° luglio.

"Quando uccidono nostri connazionali, l'Italia deve essere unita e la nostra risposta deve essere decisa. Dobbiamo dire con fermezza che il fondamentalismo non avrà tregua da parte nostra", ha detto Gentiloni, ribadendo che gli autori del massacro "erano giovani istruiti" e che la rivendicazione da parte dello Stato islamico è "attendibile".

Il ministro ha anche chiesto ai musulmani in Italia "di aiutarci, perché il loro aiuto sarà fondamentale nel contrasto al radicalismo. Impegnatevi a viso aperto unitariamente contro questi terroristi che abusano della vostra religione deturpandola".

Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, ha bollato come "deprimente" l'intervento di Gentiloni, attraverso un post su Twitter:

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