"Cara Unione,

sono una farmacista collaboratrice che lavora in una delle farmacie dell'hinterland di Cagliari.

Penso di esprimere il pensiero di molti farmacisti in questo momento particolare del Covid-19, siamo seriamente preoccupati per la situazione in cui siamo costretti a lavorare.

Le farmacie sono il primo punto di contatto per qualsiasi malato: ancor prima di recarsi dal medico o nel caso più grave al pronto soccorso, il malato viene da noi. Tutto questo vuol dire che ogni giorno possiamo venire a contatto di persone che potenzialmente hanno il Covid-19, e di conseguenza siamo esposti costantemente al rischio di contagio, sia noi che chi malauguratamente in quel momento si trovi all'interno della farmacia.

Purtroppo, nonostante l'ultimo decreto continuiamo a vedere persone noncuranti, specie gli anziani, ma non solo, che vengono anche più volte al giorno da noi senza la minima protezione, e persone che vengono per le cose più banali come la crema per le rughe vista in pubblicità, o l'orecchino per il naso, sicuramente non di primaria necessità.

Siamo totalmente privi di qualsiasi protezione, (le poche mascherine che abbiamo, le abbiamo acquistate anche noi collaboratori così come il resto dei clienti...nessuno ce le ha regalate....ma presto finiranno), nessuno ha pensato a noi farmacisti, come invece si sta facendo con i medici prendendo provvedimenti che limitino il più possibile l'affluenza di pazienti nello studio.

Questo provvedimento ha comportato per noi un elevato afflusso di persone che stazionano per tempi maggiori in farmacia in quanto hanno bisogno di farsi stampare le ricette e di ulteriori chiarimenti.

Abbiamo assoluto bisogno di essere salvaguardati, perché se ci ammaliamo noi, oltre che diventare focolaio di contagio, non saremo più in grado di offrire un servizio pubblico che ora più che mai è indispensabile.

Come farmacie abbiamo la possibilità di fornire il nostro servizio a battenti chiusi, riducendo drasticamente in questo modo il contatto e di conseguenza il rischio di contagio per noi e per il resto dei clienti. Abbiamo bisogno di provvedimenti decisi che siano obbligatori per tutte le Farmacie italiane e non facoltativi, lasciare la libertà ai titolari di decidere potrebbe non in tutti i casi vedere tutelata la salute dei collaboratori e in questo modo non risolveremo niente.

Noi desideriamo poter svolgere la nostra professione, ed essere d'aiuto e di sostegno ai nostri affezionati clienti, nel migliore dei modi ma in sicurezza.

Vi chiediamo di valutare con attenzione questa richiesta per la salvaguardia della salute di tutti e dei Farmacisti che sono in prima linea nel aiutare chi sta male.

Grazie".

Lettera firmata*

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