"Gentile redazione,

sono un ragazzo di 37 anni, sardo, con uno stipendio mensile, da impiegato, pari a 1500 euro. Sono anche laureato, laurea di quattro anni, da 110 e lode, presa con molta fatica e molti soldi spesi fra tasse, libri, trasporti.

Non posso dire di guadagnare tanto, visti gli studi e gli anni di lavoro alle spalle, più di dieci, ma vedendo tanti amici disoccupati e in difficoltà mi ritengo anzi fortunato.

Mia moglie è un'insegnante precaria, fa alcune supplenze, abbiamo due bimbi, in quattro riusciamo a vivere dignitosamente con i nostri stipendi, pur non riuscendo a risparmiare molto, fra affitto da pagare, scuola dei bimbi e altro.

Questa mattina apro i giornali e leggendo della nuova possibilità di riscatto della laurea presentata dal Governo, che costerà 'ben' il 60% in meno, penso: "Toh va che regalo mi hanno fatto, buona cosa poterla riscattare". Poi leggo i costi: ah, "solo" 41mila euro. Dunque io e mia moglie spendendo in due 82mila euro...Ma di che stiamo parlando?

E io che credevo che lo studio in Italia fosse solo tempo perso: mi sbagliavo, forse è anche denaro perso.

Una buona giornata".

Francesco Marras

***

Potete inviare le vostre lettere e segnalazioni a redazioneweb@unionesarda.it specificando il vostro nome e cognome e un riferimento telefonico. Nell'oggetto dell'email chiediamo di inserire la dicitura #CaraUnione.

(La redazione si limita a dar voce ai cittadini che denunciano disservizi o anomalie e non necessariamente ne condivide il contenuto)
© Riproduzione riservata