Una donna cinquantenne, dura e sconfitta: è la madre in "Portrait de la jeune fille en feu" di Celine Sciamma, e Valeria Golino è a Cannes per presentare questo film per lei così difficile, una grande sfida che ha accettato per amicizia.

"Ho avuto qualche problema a accettare la parte perché, pur avendo una grande stima per Céline Sciamma, mi metteva tristezza perché è un personaggio molto malinconico, vinto dalle convenzioni dell'epoca", spiega.

"Poi quando ho accettato di fare il film ho usato il disagio che avevo per creare il personaggio".

Storia tutta di donne, di inibizioni e moralismo, la pellicola è in concorso al festival, uno dei quattro film in lizza per la Palma d'Oro diretti da donne.

(Unioneonline/v.l.)
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