Un Castrum, una fedele ricostruzione di una fortezza romana del I e II secolo dopo Cristo. Si trova alla Crucca, nell'agro di Sassari. Al suo interno trovano posto gli alloggi del comandante e dei soldati, con le loro armature. Ma c'è anche l'officina del fabbro, la latrina, il forno del pane, il magazzino delle provviste, il fossato pieno d'acqua, l'immancabile catapulta e tante altre curiosità.

Chissà che questo fortino quasi duemila anni fa non fosse esistito davvero. In fondo a quei tempi nelle vicinanze c'era un importantissima colonia Julia: Turris Libissonis, l'attuale Porto Torres, porto importantissimo della Nurra, uno dei più importanti granai di Roma.

Magari stava pensando a questo Massimiliano Schirru, 50 anni, quando nel 2014 si inventò la struttura,assieme all'associazione Ad signa milites. L'idea ha avuto un buon successo ed è tra le poche in Italia. Ogni tanto si tengono delle finte ma spettacolari battaglie, tra barbari e romani. Nulla è lasciato al caso: strutture, attrezzi e costumi del Castrum sono stati supportati dalla supervisione di illustri esperti in materia, tra i quali l'ex Rettore dell'Università prof. Attilio Mastino.

Ogni anno il Castrum romano della Crucca riceve la visita di diverse migliaia di appassionati e anche scolaresche. Ma ora si vorrebbe fare di più. L'idea di Massimiliano Schirru e dei suoi amici ha sollevato l'attenzione della Regione Sardegna.

Il fortino è stato visitato dall'Assessore al Turismo Gianni Chessa, entusiasta di questa iniziativa."Per me, che sono nato e ho vissuto da bambino a Porto Torres, è stata una piacevole sorpresa. La Sardegna ha tante iniziative come queta. Faremo di tutto come Giunta e assessorato per valorizzarle".

Nel video Massimiliano Schirru che spiega alcune zone del fortino. Intervista all'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa.
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