Gli operatori del mercato di San Benedetto sono sul piede di guerra: box chiusi lunedì 20 per una giornata di sciopero.

I concessionari puntano il dito contro il Comune “colpevole di essere sordo ai problemi che denunciamo da anni”, dicono.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la nuova gestione dei rifiuti speciali che, da due settimane, da quando è scaduto il contratto con la vecchia ditta, gli operatori di San Benedetto devono versare per intero, senza più aiuto da parte del Comune che contribuiva pagando il canone mensile di circa 50 euro.

“Ma poi ci sono i problemi endemici del mercato: la scala mobile guasta da una decina d’anni, l’aria condizionata che funziona a singhiozzo e che adesso, con l’obbligo di utilizzare la mascherina, crea ulteriori problemi, il montacarichi guasto, le porte da cambiare. Ora basta”, dice Massimo Ruggiu, presidente del Comitato dei concessionari del mercato di San Benedetto: “Visto che denunciamo questi problemi da tempo e continuiamo a non avere risposte da parte del Comune, lunedì 20 sciopereremo”.

“Con la mascherina e il calore dei motori, senza aria condizionata si rischia un collasso”, sottolinea Grazia Loi, box 67 al primo piano: “Io stessa qualche settimana fa ho avuto un malore causato dal caldo. Lavorare così è faticoso, i clienti si lamentano e spesso 'fuggono' proprio per il troppo caldo”.
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