"Gli viene richiesto del perché abbia ucciso quel ragazzo e perché lo abbia ucciso in quel modo e la risposta è stata: io volevo uccidere un ragazzo come me, togliergli tutte le promesse che aveva, dei figli, toglierlo ai suoi amici e parenti".

È quanto ha riferito Giuliano Gerbo, il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Torino, parlando della confessione di Said Machaouat, il 27enne italiano di origini marocchine che ha confessato l'omicidio di Stefano Leo, il 33enne di Biella sgozzato lo scorso 23 febbraio a Torino in pieno giorno lungo il Po, il caso noto come "delitto dei Murazzi".

(Unioneonline/D)
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