Due anni fa, quando andò a farsi torchiare da Francesca Fagnani nello studio di “Belve”, sorrise fra i boccoli spiegando di vedersi come un essere mitologico, metà uomo e metà donna.

Un mese fa le percentuali sembravano già meno bilanciate: quando un incidente in Gallura ha impresso la spinta a sensibilizzare sui pericoli della strada, quella spuntata a raccomandare prudenza sul suo profilo Instagram era una stangona bionda e formosa.

Ma il genere è soltanto un capitolo della saga di metamorfosi che vede l’algherese Genny già Giacomo Urtis - e vedremo come la transizione onomastica sia per certi versi la più laboriosa – al centro di un caleidoscopio che inquadra ora la persona informata sui fatti di Arcore e ora il perno di un glamour dagospiesco; il medico estetico trendy e l’homo faber della propria natura, in larghissima misura corretta e ripensata; l’intelligenza commerciale e il legame viscerale con la famiglia d’origine; i reality e l’ambulatorio; l’orgoglio da pioniera dell’autopromozione e l’inafferrabilità di un Narciso che farebbe ribollire di esasperazione l’acqua, a forza di farle specchiare un’immagine sempre diversa.

L’intervista di Celestino Tabasso su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital

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