Il G7 di Taormina si è chiuso ma resta la spaccatura che si è creata tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti. A chiarire il concetto è stata - con la sua tipica schiettezza - Angela Merkel. "I tempi in cui potevamo fare pienamente affidamento sugli altri sono passati da un bel pezzo, questo ho capito negli ultimi giorni", ha spiegato la cancelliera - boccale di birra alla mano - in un discorso tenuto in occasione di una manifestazione politica organizzata dal partito cristiano sociale bavarese.
Il premier Paolo Gentiloni, dopo una prolusione in inglese, passa all'italiano. I leader del G7 e dei Paesi africani riuniti ascoltano in cuffia la traduzione. Tutti tranne uno, Donald Trump.
Al G7 di Taormina non è stato raggiunto un punto di equilibrio sul cambiamento climatico, ha riconosciuto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel corso della conferenza stampa finale. "Dopo una discussione molto articolata - ha spiegato - siamo arrivati semplicemente a prendere atto del fatto che mentre sei dei sette Paesi confermano pienamente i loro impegni assunti con gli accordi di Parigi, gli Stati Uniti sono ancora in una fase di revisione della loro politica in questo campo".
In occasione del G7, il premier Paolo Gentiloni ha accolto a Taormina i leader di Tunisia, Niger, Nigeria, Kenya ed Etiopia, invitati per la sessione allargata dedicata ai temi delle migrazioni. Il primo ministro ha ricordato come il rapporto tra l'Italia e i Paesi africani sia fondamentale.