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Cronaca Mondo

Myanmar, molotov contro residenza leader Aung San Suu Kyi

Attacco molotov contro la residenza di Aung San Suu Kyi, donna politica simbolo del Myanmar. Una bottiglia incendiaria è stata lanciata da sconosciuti contro la casa della Premio Nobel per la Pace, in quel momento assente. Il servizio. (Unioneonline/l.f.)
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Rohingya, almeno 6.700 morti in un mese per le violenze

In un mese, dal 25 agosto al 24 settembre 2017, sono morti a causa della violenza in Myanmar, nello Stato di Rakhine, almeno 6.700 Rohingya, tra cui 730 bambini al di sotto dei 5 anni. Lo afferma un'indagine condotta da Medici Senza Frontiere (MSF) tra i rifugiati Rohingya in Bangladesh. Secondo le stime più prudenti, sui 9 mila morti accertati, nel 71,7% dei casi la causa del decesso è legata direttamente alla violenza. (Unioneonline/F)
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Il Papa non evoca i Rohingya con San Suu Kyi ma chiede rispetto

"Il futuro del Myanmar deve essere la pace, una pace fondata sul rispetto della dignità e dei diritti di ogni membro della società, sul rispetto di ogni gruppo etnico e della sua identità". Nel suo discorso in presenza di Aung San Suu Kyi, Papa Francesco non ha evocato direttamente i Rohingya, la minoranza musulmana perseguitata nel paese, ma ha chiesto rispetto per ogni gruppo etnico. Da fine agosto oltre 620mila musulmani hanno trovato rifugio in Bangladesh. (Redazione Online/F)
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Birmania, San Suu Kyi: "Pronti ad accogliere i 400mila profughi Rohingya"

Nel suo primo e atteso discorso alla nazione, la leader birmana Aung San Suu Kyi ha condannato "tutte le violazioni dei diritti umani" in Myanmar, dicendosi "pronta" a organizzare il ritorno degli oltre 410.000 Rohingya rifugiatisi in Bangladesh. San Suu Kyi tuttavia non ha citato in maniera specifica le violenze compiute dall'esercito ai danni della minoranza musulmana e si è detta "profondamente desolata" per i civili "intrappolati" nella crisi. (Redazione Online/F)
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Myanmar, Aung San Suu Kyi si prostra davanti al monumento ai martiri della patria

Aung San Suu Kyi, nota attivista per i diritti umani, premio Nobel per la pace e attuale ministra degli Esteri della Birmania, ha partecipato a Yangon alla cerimonia per ricordare i martiri della patria in Myanmar. E ha fatto scalpore il suo gesto di inginocchiarsi, nel corso della cerimonia, davanti al monumento ai caduti. (Redazione Online/l.f.)