L’Olbia riparte da Perugia. E da Oberdan Biagioni. Intervenuto da remoto per presentare la gara esterna della 16ª giornata di ritorno del campionato di Serie C, l’allenatore romano non ha nascosto i problemi della squadra, reduce dal pesante kappaò rimediato a Rimini mercoledì e dal secondo esonero della stagione, con Marco Gaburro invitato a fare le valigie il giorno dopo a favore del tecnico della Primavera.

«Ho trovato i ragazzi feriti e abbacchiati, com’è normale che sia, ma anche disponibili al lavoro: in un allenamento e mezzo ho cercato di liberare loro la mente e dargli quella fiducia che serve per fare la prestazione nel modo in cui l’abbiamo studiata», ha spiegato nel primo pomeriggio di oggi l’ex Lanusei, che torna alla guida della prima squadra dell’Olbia dopo l’esperienza in Serie D, maturata tra il 2013 e il 2016.

«Incontriamo una squadra costruita per vincere il campionato ma non possiamo pensarci più di tanto sennò penalizziamo il nostro modo di fare calcio: non siamo né il Barcellona, né il Real Madrid, ma nel calcio non sempre vince il più forte», ha aggiunto Biagioni a proposito dell’avversario, quarto in classifica. «Dobbiamo avere il coraggio di fare la partita. Sul piano tecnico siamo nettamente inferiori al Perugia, per cui la voglia di correre dev’essere la nostra arma in più: se poi ci mettiamo le giocate dei singoli, i vari Ragatzu, Biancu, Bellodi, ci giochiamo le nostre chance». Guai a pensare alla classifica, in cui i galluresi sono penultimi a pari punti (25) con la Fermana, rispetto alla quale sono in vantaggio negli scontri diretti, e alle 10 lunghezze di gap dal quintultimo posto, che al momento esclude l’Olbia dai playout, condannandola alla retrocessione diretta. «Non puoi pensare alla situazione ma solo alla partita che ti aspetta, e a quello che ti può dare in caso di risultato positivo», suggerisce Biagioni dal ritiro umbro. «Ci attendono quattro finali nelle quali dovremo cercare di fare più punti possibile a partire da domani».

Squadre in campo al “Renato Curi” alle 14: arbitra Francesco Burlando di Genova.

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