Il mercato estivo sembrava costruire una squadra per il grande salto ma poi il campo ha rifiutato l’idea.

La Salernitana che aspetta il Cagliari è un progetto che si è dovuto correggere in corsa.

Ora lotta per venir fuori dalla pericolosa zona play out anche se molti pensavano potesse essere protagonista.

Dalle aste fallimentari di Catania e Parma ha pescato i giocatori del potenziamento che probabilmente non hanno superato il trauma e si sono portati dietro non un valore aggiunto ma tutti i traumi di stagioni disastrose.

La differenza non l’hanno finora saputa fare e i 20 punti in classifica, la metà di quelli del Cagliari, la dicono lunga sul cammino dei campani.

Guai però a prenderli sottogamba anche perché quando il campionato è anonimo le luci che si accendono nel match con la grande favorita si cerca di sfruttarle.

Massimo Rastelli mette in conto anche il clima dell’Arechi, in partenza caldo e difficile che potrà diventare un’arma a proprio favore solo se si sblocca il risultato per primi e si evita di far giocare bene i padroni di casa.

Deve rinunciare a Farias e Joao Pedro, recupera Di Gennaro e prepara Barella per l’ennesima grande occasione.

Un match sotto l’albero che rappresenta l’incognita del passaggio di Babbo Natale.

Sarebbe ingiusto il carbone e per questo si tenterà di regalarsi tre punti che pesano nelle differenze d’alta quota.

Considerato che all’Arechi il pareggio è bandito rimane un unico risultato da inseguire.

Senza timori e senza presunzione. Sapendo che tutto si deve legittimare sul campo
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