È una delle indimenticabili mete di un viaggio in Barbagia, ed è forse l’arenile più famoso e ricercato dell’Isola. Viene definita da molti la più bella spiaggia del Mediterraneo, per la straordinaria cornice dei sei grottoni che si aprono sull’arenile, per il bosco di oleandri che vegeta presso lo stagno, per la splendida Codula di Luna, la selvaggia valle che si estende dietro la spiaggia, per la Punta dei Lastroni, limite meridionale della baia, e per il promontorio di Su Masongiu, boscoso roccione alto ben 115 metri che la domina a sud, proteggendo l’arco della cala dai venti di scirocco.

Di natura solitaria e selvaggia è di medie dimensioni; la sabbia dorata chiara mista a ciottolini medi, piccoli e piccolissimi, bianchi o color crema; il mare verde, poco profondo; affollata ma non tanto in alta stagione; pulita, quasi sempre priva di posidonie spiaggiate. Da non perdere.

COME RAGGIUNGERLA – Si raggiunge facilmente solo in barca, dopo circa 7 km di navigazione dal porto di Cala Gonone, o dal porto di Santa Maria Navarrese (Baunei; circa 28 km) e di Arbatax; servizio di barconi anche dal porto di La Caletta (Siniscola). Dietro la spiaggia si trova un centro di ristoro, con bar e ristorante. L’escursione a piedi, lungo il sentiero che parte da Cala Fuili, può essere compiuta solo se discretamente allenati ed equipaggiati (in circa tre ore). Altro accesso a piedi, lungo e difficoltoso, di circa 10 km prevede la discesa di tutta la Codula di Luna a partire dalla località di Telettotes (comune di Urzulei) raggiungibile con una strada asfaltata di 12 km che parte dalla ss125, nel tratto Dorgali-Baunei.

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