Non le ha scritte lui, ma è come se fossero sue le 13 canzoni rilette da Zucchero in “Discover”, album di cover che esce 19 novembre e che raccoglie anche duetti con Bono, Elisa, Mahmood e un “cameo” virtuale di Fabrizio De André in “Ho visto Nina volare”.

Un progetto “mostruoso”, con 500 brani selezionati fra i quali Zucchero racconta di avere scrimato “fino alla rosa finale, scegliendo con due anime: l'amore per la melodia italiana e la musica afroamericana".

E, anche se il progetto era partito prima del Covid, in qualche modo risente del periodo: "Personalmente ho sofferto un paio di mesi e nel disco c'è un velo di malinconia – spiega – non ci sono brani aggressivi o tirati".

Ce ne sono invece alcuni figli del lockdown, come "Canta la vita”, la versione italiana della canzone di Bono “Let your love be known”, dedicata a chi in Italia combatte contro l'emergenza coronavirus.

Quanto al “duetto” con De André, suggerito dalla stessa Dori Ghezzi, "ho sentito l'esigenza - spiega ancora Zucchero - di far entrare la voce di Fabrizio come un vento caldo dietro la schiena che mi fa andare in ottava".

La sua voce si interseca poi a quella di Mahmood in “Natural blues” di Moby: "Ho sempre pensato che fosse un talento molto dotato vocalmente con un timbro soul, in studio - conferma - ne ho avuto la riprova".

Non c'era bisogno, invece, di conferme con Elisa, con cui Zucchero interpreta “Luce”, di cui scrisse l'inciso contribuendo a convincerla a cantare in italiano e ad andare al Festival di Sanremo, che poi vinse. Di Bocelli, invece, curiosamente Zucchero non ha scelto “Il mare calmo della sera”, che porta la sua firma, ma “Con te partirò”. "Una sera Bocelli venne da me a cena con quel brano – racconta – non ne era convinto e gli dissi 'sei pazzo, è straordinario'. Ho sempre pensato a come l'avrei fatta io, è una melodia italiana bellissima e ho provato a farla minimalista, senza una grande orchestra, più intima, l'ho fatta mia e mi è piaciuta".

"È piacevole provare a fare tue le canzoni che hai amato, sperando - sottolinea l'artista emiliano - di non rovinarle. Ho vissuto questo disco come mio, pensando di aver scritto io le canzoni".

Dopo che il suo tour è stato rimandato due volte, Zucchero non nasconde anche la preoccupazione per le 14 date previste all'Arena di Verona tra aprile e maggio 2022 e lo show con Eric Clapton a Berlino a fine maggio. “Aprile sembra lontano ma è lì, speriamo - conclude - di partire davvero, non vedo l'ora".

(Unioneonline/v.l.)

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